"I miei genitori mi hanno cresciuta insegnandomi l'importanza di potersi esprimere e mi hanno dato sempre i mezzi per farlo, mi hanno insegnato l'importanza della parola e come usarla. Credo che che quello di espressionista uno dei diritti più importanti che abbiamo e che dobbiamo custodire e tutelare, non solo per la nostra libertà ma per quella di tutti. Carlotta si esprime benissimo, anche troppo per l'età che ha, ma la prima cosa che mi ha detto è che non sopportava la sintesi vocale, troppo meccanica e poco empatia. Aiutare Carlotta e realizzare con lei questo progetto è stata un'esperienza bellissima e veramente formativa. Sapere che grazie al mio piccolo sforzo Carlotta oggi finalmente ha una voce che può considerare sua, è per me il riconoscimento più grande".